sabato 27 Aprile 2024
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Appalti, l’Anac ribadisce: l’urgenza motivo illegittimo per derogare alla rotazione

È illegittimo derogare al principio di rotazione degli appalti per ragioni di urgenza. Lo ha ribadito l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), in un parere consultivo relativo ad un affidamento diretto che un Ente ha assegnato all’appaltatore uscente “poiché – visti i tempi di realizzazione del progetto – non vi sarebbe la possibilità di avviare un’indagine di mercato e svolgere una procedura negoziata”.
L’Anac ha spiegato che la rotazione è obbligatoria – imponendosi quindi al Rup – quando “la stazione appaltante intenda assegnare l’appalto mediante affidamento diretto o mediante procedura negoziata nella quale la stessa operi discrezionalmente la scelta dei concorrenti da invitare”.
“Tenuto conto delle previsioni e della ratio dell’articolo 49 del nuovo Codice Appalti (DLgs 36/2023) – ha detto l’Anac -, nel caso di affidamento dello stesso contratto all’impresa ‘uscente’, deve essere attentamente valutata dalla stazione appaltante, previa verifica concreta e specifica, l’esistenza dei presupposti legittimanti la deroga al principio di rotazione, fornendo adeguata e puntuale motivazione in relazione a tutte le condizioni indicate dall’art. 49, del Codice”. E il Rup è tenuto ad illustrare le ragioni che portano alla deroga della rotazione.
La conclusione è che “stante l’eccezionalità della deroga al principio di rotazione” nei limitati casi specificati dalla disposizione citata “non appare coerente” un eventuale “affidamento diretto al contraente uscente del medesimo contratto, fondato esclusivamente sull’esigenza di realizzare il progetto in tempi celeri” pur nel caso in cui questi risultassero “incompatibili con lo svolgimento un’indagine di mercato e di una procedura negoziata”.

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