lunedì 23 Giugno 2025
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Efficienza energetica degli edifici, 2023 anno record grazie al Superbonus

Nel 2023, l’Italia ha raggiunto significativi traguardi in termini di risparmio energetico, con oltre 3,6 Mtep di nuovi risparmi, di cui il 56,2% attribuibili alle detrazioni fiscali. È quanto emerge dal 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica presentato da ENEA, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Gli interventi per il risparmio energetico, avviati dal 2021, hanno contribuito a raggiungere il 92% dell’obiettivo fissato per il 2023 dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Detrazioni fiscali, Certificati Bianchi (+28% rispetto al 2022), incentivi per la mobilità sostenibile (0,4 Mtep) il Conto Termico (0,3 Mtep) sono stati i principali motori di questa transizione.
Le campagne di sensibilizzazione, che hanno coinvolto quasi 14 milioni di cittadini, e i cambiamenti nei comportamenti di consumo hanno aggiunto oltre 0,1 Mtep ai risparmi complessivi. Inoltre, i progetti realizzati con i Fondi di coesione hanno prodotto un risparmio di 31,8 ktep/anno.
“Sono ottimi risultati – commenta il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – purtroppo in buona parte legati a misure e forme di incentivazione fiscale oggi soppresse: l’efficienza energetica è sempre di più la chiave per cogliere le nuove sfide globali e ottimizzare consumi ed emissioni. Occorre un tavolo di lavoro che non vanifichi i risultati ottenuti, e preveda ulteriori e nuove forme di sostegno per i prossimi anni”.
Non è un caso, purtroppo, che proprio nel 2023 i risparmi ottenuti abbiano iniziato a registrare pesanti flessioni: SuperEcobonus (-21,2%), Ecobonus (-20,4%), con segni di stabilità solo per il Bonus Casa.
“Occorre rimettere al centro della politica – conclude il presidente Antonio Lombardi – il tema dell’efficientamento energetico degli edifici, a partire da quelli pubblici: scuole, ospedali, uffici pubblici. I risparmi che ne conseguirebbero in bolletta, ripagherebbero in pochi anni gli investimenti di oggi, ma schiuderebbero anche straordinarie opportunità economiche per il nostro Paese, migliorandone le condizioni di salubrità e vivibilità degli ambienti, e di sicurezza complessiva”.

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