giovedì 28 Marzo 2024
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Il Bonus ristrutturazioni spetta anche a chi esegue lavori in proprio o su un immobile donato

L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti su una serie di quesiti sollevati dai contribuenti per alcuni casi specifici.

Il primo punto trattato riguarda l’ipotesi in cui i lavori di ristrutturazione vengano svolti in proprio. In tal caso, l’Agenzia si è espressa specificando che “la detrazione delle spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, prevista dall’articolo 16-bis, Tuir (Dpr 917/1986), compete anche a chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, limitatamente alle spese sostenute per l’acquisto dei materiali utilizzati. Si ricorda che la legge di bilancio 2018 ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 la misura potenziata della detrazione (50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare)”.

Nel caso in cui si verifichi la vendita dell’immobile su cui sono stati realizzati interventi di ristrutturazione, come indicato all’art. 16-bis, comma 8, Tuir, la detrazione è trasferita, in tutto o in parte, per i rimanenti periodi di imposta, alla persona fisica che ha acquistato l’unità immobiliare. La disposizione trova applicazione in tutte le ipotesi in cui ci sia una cessione dell’immobile e, quindi, anche nei casi di cessione a titolo gratuito, quale la donazione (circolare n. 57/E/1998, paragrafo 4).

Altro caso trattato dall’Agenzia interessa gli interventi di recupero edilizio eseguiti dall’inquilino. Sarà quest’ultimo ad usufruire dell’agevolazione, purché il proprietario abbia acconsentito allo svolgimento dei lavori. All’art. 16-bis, Tuir, si legge, infatti: “Possono fruire della detrazione delle spese per gli interventi di recupero edilizio (articolo 16-bis, Tuir) coloro che possiedono o detengono l’immobile, sul quale sono stati effettuati i lavori, sulla base di un titolo idoneo (ad esempio, proprietà, altro diritto reale, locazione, comodato). In caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile (se diverso dai familiari conviventi), e quindi anche dall’inquilino, è necessario avere la dichiarazione di consenso del possessore (cioè del proprietario dell’immobile) all’esecuzione degli interventi”.

A guadagnare sempre più campo è il Bonus verde, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, che prevede una detrazione Irpef del 36% per le spese sostenute nel 2018, comprese la progettazione e la manutenzione, per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni; per adeguamento o realizzazione di impianti di irrigazione e per la realizzazione di pozzi e di coperture a verde e di giardini pensili. L’importo massimo detraibile è pari a 5.000 euro.

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