Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre scorso, è entrato in vigore il nuovo Conto Termico 3.0, aggiornato dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7 agosto 2025. Si tratta di uno strumento rinnovato e potenziato, che apre prospettive decisive per il comparto delle costruzioni, coniugando riqualificazione energetica, innovazione tecnologica e sostegno alla filiera edilizia.
Il Conto Termico 3.0 nasce per semplificare l’iter di accesso agli incentivi, digitalizzando le procedure tramite il GSE; ampliare i beneficiari, includendo anche gli enti del Terzo Settore e le Comunità Energetiche Rinnovabili; estendere il perimetro degli interventi a edifici residenziali e non, pubblici e privati; promuovere sostenibilità e decarbonizzazione, in linea con il PNIEC 2024 e le direttive UE.
Il nuovo quadro normativo rappresenta un volano per imprese, progettisti e operatori della filiera delle costruzioni. Le principali novità riguardano:
- Tipologie di intervento incentivabili: isolamento termico, sostituzione impianti, illuminazione efficiente, sistemi di building automation, installazione di fotovoltaico con accumulo e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
- Maggiore intensità di sostegno: contributi fino al 65% delle spese ammissibili, con possibilità di copertura totale (100%) per scuole, ospedali e immobili pubblici nei comuni sotto i 15.000 abitanti.
- Interventi integrati: combinazioni innovative (pompe di calore + fotovoltaico + accumulo + ricarica veicoli elettrici).
- Semplificazione e trasparenza: portale unico Portaltermico per la gestione delle domande e riduzione dei tempi di erogazione.
- Nuove modalità di accesso: possibilità di partecipazione tramite Comunità Energetiche Rinnovabili e configurazioni di autoconsumo collettivo.
Secondo le stime ministeriali, il nuovo meccanismo consentirà di generare cantieri diffusi in tutto il territorio nazionale, con forte impatto sull’occupazione nel comparto edile; stimolare l’adozione di tecnologie innovative e materiali ad alta efficienza, favorendo la specializzazione professionale delle imprese; contribuire al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica.
“Il Conto Termico 3.0 – dichiara il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – rappresenta una leva strategica per l’edilizia italiana, che potrà coniugare rigenerazione urbana, efficientamento energetico e sostenibilità ambientale. È una misura che parla direttamente alle imprese e ai territori, offrendo nuove occasioni di lavoro e innovazione. La sfida ora è accompagnare le imprese ma anche i piccoli comuni nella piena valorizzazione di questo strumento, trasformando gli incentivi in cantieri concreti e qualificati. Federcepicostruzioni è già attiva su questo versante con uno sportello operativo a disposizioni di amministrazioni e aziende”.