Il Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche (PNCS) compie un ulteriore passo avanti sul fronte della digitalizzazione degli strumenti di prevenzione e monitoraggio. Nel corso di RemTech Expo 2025 a Ferrara, il Dipartimento Casa Italia ha illustrato le nuove implementazioni del sistema, pensate per semplificare le procedure e rafforzare il quadro informativo a disposizione di professionisti e istituzioni.
Le novità operative
Tra le principali funzioni introdotte figurano:
- una sezione specifica per la figura del Collaudatore statico, con l’obiettivo di integrare maggiormente le verifiche strutturali all’interno del portale;
- la possibilità di inserire asseverazioni varianti, strumento fondamentale per gestire in maniera tracciata le modifiche in corso d’opera;
- la comunicazione del codice CUP per gli interventi ammessi a Sismabonus nelle aree interessate dal Cratere Sisma 2016, utile per garantire coerenza e trasparenza nei flussi amministrativi.
Verso un modello di previsione della vulnerabilità
Accanto agli aggiornamenti del portale, è stata presentata la prima versione del prototipo metodologico di previsione della vulnerabilità a scala nazionale, sviluppato dal Centro Studi PLINIVS. Si tratta di un modello innovativo che mira a supportare la programmazione degli interventi di riduzione del rischio sismico, offrendo uno strumento analitico basato su dati territoriali e scenari previsionali.
Il confronto istituzionale
L’incontro, moderato dal Consigliere Luigi Ferrara, Capo del Dipartimento Casa Italia, ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo:
- Guido Castelli, Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione post-sisma 2016;
- Michele Maria D’Ercole, Direttore dell’Ufficio I del Dipartimento Casa Italia, con delega all’integrazione e gestione dei dati;
- Sergio Leonardi, funzionario responsabile del coordinamento statistico.
Un tassello per la prevenzione strutturale
Le nuove funzionalità del PNCS, unite all’avvio del modello metodologico, rafforzano l’impianto operativo delle politiche di prevenzione sismica. Per il comparto edilizio e le professioni tecniche si tratta di un’evoluzione importante, che consentirà un monitoraggio più accurato delle pratiche, una maggiore trasparenza nella gestione degli incentivi e l’elaborazione di strategie basate su dati previsionali, in linea con le più avanzate metodologie di gestione del rischio.