martedì 26 Agosto 2025
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Superbonus 2025: cosa cambia per detrazioni e rateizzazioni

Il Disegno di Legge di Bilancio 2025 introduce una stretta significativa sul Superbonus, ridefinendo modalità di accesso e gestione delle agevolazioni fiscali legate agli interventi di efficientamento energetico e riqualificazione edilizia. Le novità riguardano principalmente due aspetti: la limitazione della detrazione del 65% per le spese sostenute nel 2025 e la possibilità di rateizzare in 10 anni le detrazioni maturate nel 2023.
Secondo il testo attuale della manovra, gli interventi avviati nel 2025 perderanno il diritto alla detrazione del 65% se il titolo edilizio (o la delibera assembleare per i condomìni) è stato presentato dopo il 15 ottobre 2024.
Questa misura è pensata per contenere l’impatto sul bilancio pubblico e incentivare la programmazione anticipata degli interventi. In pratica, chi non avrà avviato le pratiche entro questa scadenza non potrà più beneficiare dell’aliquota agevolata per le spese sostenute nel 2025.

Rateizzazione decennale per il Superbonus 2023

Un’altra importante novità è l’introduzione di una rateizzazione in 10 anni per il credito d’imposta maturato nel 2023, sia per il 90% che per il 110%.
La norma si rivolge in particolare ai contribuenti incapienti, ovvero coloro che non sono riusciti a utilizzare integralmente il beneficio nelle classiche 4 o 5 rate. Con la nuova disposizione sarà possibile spalmare la detrazione in 10 quote annuali, riducendo il rischio di perdita del credito.
Questa opzione è utile anche per chi non ha inviato entro il 4 aprile 2024 la comunicazione per la cessione del credito o lo sconto in fattura, oppure per chi ha visto la comunicazione scartata. In questi casi, la ripartizione decennale rappresenta una via per recuperare l’agevolazione fiscale, seppur dilazionata nel tempo.

Norme ancora in fase di approvazione

È bene ricordare che il provvedimento è in corso di esame parlamentare e potrà subire modifiche prima della conversione in legge. L’obiettivo dichiarato è duplice: mantenere uno strumento di incentivo edilizio accessibile ai contribuenti e, al contempo, contenere la spesa pubblica in un contesto di revisione delle politiche fiscali.
Il Superbonus 2025 conferma quindi la volontà del legislatore di razionalizzare gli incentivi, privilegiando chi pianifica con anticipo e offrendo soluzioni per chi rischia di perdere il beneficio.
Il settore edilizio dovrà quindi adeguarsi rapidamente alle nuove tempistiche per non compromettere la possibilità di accesso alle agevolazioni.

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