Di seguito un’analisi specialistica della Legge 18 luglio 2025, n. 105, di conversione – con modificazioni – del Decreto-Legge 21 maggio 2025, n. 73 (“Decreto Infrastrutture”), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 166 del 19 luglio 2025 ed entrata in vigore il 20 luglio 2025.
1. Contesto e struttura normativa
- Origine del provvedimento: convertito dal D.L. 21 maggio 2025 n. 73, inizialmente articolato in 17 articoli, la conversione ha trasformato il testo in un maxi-decreto di 36 articoli raggruppati in 7 Capi.
- Iter parlamentare: l’Aula del Senato ha approvato il ddl il 16 luglio (104 sì, 67 no, 1 astensione), in assenza di relazione di commissione vista l’urgenza.
2. Profili operativi e infrastrutturali
2.1 Ponte sullo Stretto
- L’art. 1 interviene sul d.l. 31 marzo 2023, n. 35 (costituzione dello Stretto di Messina), con rideterminazione del costo nel nuovo PEF e aggiornamento prezzi per contratti decaduti.
- Viene introdotta disciplina normativa sulle espropriazioni e tempistiche per la cessione volontaria degli immobili ai fini dell’esecuzione dell’opera.
2.2 Valutazione di impatto ambientale (VIA)
- Inserimento dell’art. 3‑septies: esclusione automatica delle procedure di VIA per progetti finalizzati alla difesa nazionale, con termine per decreto interministeriale di 30 giorni.
2.3 Energie rinnovabili (FER)
- Vengono confermate le disposizioni di accelerazione previste dall’art. 13, intervenendo sul d.lgs. 190/2024 (“Testo unico Rinnovabili”).
- L’obiettivo centrale è individuare rapidamente aree idonee per impianti FER, snellire iter autorizzativi e facilitare il PNRR.
3. Contratti pubblici e codici
3.1 Contratti e appalti
- Mini‑riforma sull’art. 2 (contratti pubblici e protezione civile): ammodernamento norme del Codice (d.lgs. 36/2023) su incentivi per tecnici dirigenziali, anticipazioni per ingegneria/architettura, criteri ambientali minimi (CAM applicati direttamente nei lavori di ristrutturazione).
- Estensione delle funzioni del Collegio consultivo tecnico e introduzione dell’art. 46‑bis nel Codice della protezione civile per emergenze.
3.2 Logistica e autotrasporto
- L’art. 4 riformula in modo tecnico e preciso la disciplina dei tempi di franchigia (riduzione a 90 minuti) e prevede indennizzi indicizzati FOI, con solidarietà di responsabilità tra committente e caricatore.
- Requisiti documentali: sistemi satellitari e tachigrafi intelligenti come prova di arrivo e presenza del conducente durante operazioni.
3.3 Termini di pagamento e sanzioni
- Inserito comma 15‑bis nell’art. 83‑bis del D.L. 112/2008: violazioni dei termini di pagamento (60 giorni dalla data fattura) costituiscono abuso di dipendenza economica, sanzionabile fino al 10 % del fatturato da parte dell’AGCM.
3.4 Sostegno al rinnovo parco veicolare
- Autorizzazione di spesa di 6 milioni € annui per il 2025 e 2026 per le imprese del settore autotrasporto, con decreto interministeriale (MIT–MEF).
4. Demanio portuale e trasporti
- Pur senza dettagli tecnici espliciti nella conversione, il dispositivo conferma le disposizioni del d.l. Infrastrutture in materia di demanio portuale/marittimo e mobilità ferroviaria e stradale, coerenti con attuazione PNRR e direttive UE.
5. Conclusioni tecniche e prospettive
- Impatti ambientali: la deroga VIA per “difesa” bilancia necessità strategiche con rapidità operativa, ma apre questioni su trasparenza ambientale.
- Codice appalti e contratti pubblici: la conversione rafforza efficacia tecnica e sostenibilità (CAM), ma l’efficacia sarà valutata nella gestione concreta delle gare.
- Filiera logistica: norme più stringenti sui tempi e responsabilità rafforzano tutele per autotrasportatori, ma aumentano i rischi di contenzioso.
- Settore FER: accelerazione allineata con il PNRR europeo, ma dipenderà dall’implementazione delle aree autorizzate.
- Parco veicoli: risorse limitate, simboliche più che strutturali, utili come primo segnale di attenzione.
🔍 In sintesi
La Legge 105/2025 rappresenta un intervento tecnico‐legislativo puntuale e strutturato sulle infrastrutture strategiche, con importanti novità in ambito ambientale, infrastrutturale, contrattuale e trasportistico. L’approccio multidisciplinare – ambientale, economico, operativo – ne fa uno strumento chiave per il rilancio delle opere pubbliche, in linea con PNRR e obblighi comunitari, sebbene la sua complessità richieda attenta operatività delle stazioni appaltanti, operatori logistici e autorità regolatorie.
Norme di rilievo operativo per stakeholder
- Cantieri e Ponte Stretto: adeguamento PEF, espropri, roadmap autorizzative.
- Energia e FER: controllo aree e tempi autorizzativi.
- Appalti e CAM: obblighi tecnici e ambientali immediatamente vincolanti.
- Autotrasporto: revisione contratti, monitoraggio franchigia, compliance pagamenti.