domenica 14 Settembre 2025
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Piano Casa 2025: dalla banca dati alla rigenerazione urbana, verso un nuovo modello abitativo integrato

Il nuovo Piano Casa, presentato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si configura come uno strumento programmatico multilivello per affrontare con approccio sistemico il disagio abitativo sul territorio nazionale. La strategia si articola su più direttrici: dalla digitalizzazione della domanda e dell’offerta immobiliare alla riconversione del patrimonio edilizio esistente, fino alla promozione di modelli abitativi innovativi e socialmente integrati come co-housing, senior housing e housing intergenerazionale.

Una banca dati dell’Abitare per il monitoraggio del fabbisogno abitativo

Punto cardine del nuovo impianto operativo è la creazione di una banca dati nazionale dell’Abitare, uno strumento digitale interoperabile destinato a raccogliere, normalizzare e analizzare i dati sullo stato del patrimonio abitativo e sul fabbisogno territoriale. Attraverso l’incrocio di informazioni catastali, urbanistiche e demografiche, la piattaforma permetterà:

  • il censimento delle unità immobiliari disponibili o sottoutilizzate;
  • l’individuazione delle aree con maggiore incidenza di disagio abitativo;
  • la quantificazione puntuale della domanda di alloggi pubblici e sociali.

Si tratta di un avanzamento fondamentale per superare l’approccio frammentario e reattivo che ha caratterizzato finora le politiche abitative.

Recupero, riconversione e rigenerazione urbana

L’intervento non si limita alla nuova edificazione. Il Piano privilegia infatti un modello di sostenibilità e circolarità urbana, puntando sul recupero del patrimonio edilizio esistente, la riconversione funzionale di immobili con diversa destinazione d’uso e la rigenerazione del tessuto urbano consolidato, in coerenza con gli obiettivi di neutralità climatica e riduzione del consumo di suolo.

In quest’ottica, si prevede l’attivazione di procedure semplificate per il cambio di destinazione d’uso e l’accesso a fondi vincolati per interventi su immobili dismessi, obsoleti o non più utilizzabili a fini produttivi.

Nuove forme di abitare e ruolo delle Aziende Casa

Il Piano Casa introduce inoltre modelli abitativi flessibili e ad alta densità relazionale, pensati per rispondere alle trasformazioni socio-demografiche del Paese. Le formule di co-housing (abitazioni condivise), senior housing (soluzioni per la terza età) e housing intergenerazionale (convivenze tra giovani e anziani) saranno oggetto di sperimentazioni territoriali attraverso partenariati pubblico-privato e co-progettazione con il terzo settore.

A supporto, viene delineato un nuovo assetto delle cosiddette Aziende Casa, che si trasformano da meri gestori immobiliari a soggetti territoriali attivi. Le nuove funzioni includeranno:

  • l’attivazione di servizi locali a supporto delle comunità residenti;
  • il monitoraggio delle situazioni di emergenza abitativa;
  • l’integrazione con le politiche sociali e sanitarie locali.

Verso un’edilizia sociale evoluta

Il Piano Casa 2025 si propone dunque di traghettare il settore delle costruzioni verso una nuova stagione dell’edilizia pubblica e sociale, fondata sull’integrazione tra progettazione urbana, sostenibilità ambientale e innovazione sociale. Un cambio di paradigma che potrà offrire nuove opportunità per imprese, progettisti, enti locali e operatori del welfare urbano.

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