Nel primo trimestre del 2025, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl) ha intensificato significativamente le sue attività di vigilanza sul territorio, registrando un totale di 35.744 ispezioni nelle aziende italiane. Se si considerano anche le verifiche amministrativo-contabili, il numero sale a 38.263, con un incremento del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi dati testimoniano un impegno crescente da parte dell’Inl nel garantire il rispetto delle normative sul lavoro, in particolare quelle relative alla sicurezza, alle condizioni di lavoro e alla regolarità contributiva.
Irregolarità e risultati sostanziali: il lato critico delle ispezioni
L’analisi delle pratiche già chiuse (21.469 in totale) ha evidenziato un tasso di irregolarità particolarmente elevato: ben 15.588 casi, pari al 74% delle pratiche concluse. Questo dato pone in evidenza non solo l’efficacia dei controlli, ma anche la necessità di un continuo rafforzamento della cultura della legalità e del rispetto delle normative in ambito lavorativo.
Il numero delle pratiche irregolari è salito a 15.882, con un incremento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo aumento è stato reso possibile grazie al miglioramento delle capacità di “intelligence” nell’individuazione di obiettivi ispettivi mirati. L’adozione di tecnologie avanzate, in particolare l’intelligenza artificiale, ha permesso agli ispettori di individuare con maggiore precisione le aree a rischio, aumentando l’efficacia dei controlli e riducendo i margini di errore.
Salute e sicurezza: un settore strategico per il lavoro ispettivo
L’attività ispettiva ha dedicato particolare attenzione anche alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le ispezioni specifiche in questo settore sono aumentate del 28%, passando da 10.439 nel primo trimestre del 2024 a 13.367 nel primo trimestre del 2025. L’incremento sottolinea l’importanza di monitorare costantemente la conformità delle aziende alle normative sulla sicurezza, a garanzia della protezione dei lavoratori e della prevenzione degli infortuni sul lavoro, che continuano a rappresentare una delle principali criticità nel panorama del lavoro in Italia.
Il recupero dei contributi: un risultato economico importante
Un altro aspetto rilevante dell’attività ispettiva riguarda il recupero di risorse economiche. Nei primi tre mesi del 2025, l’Inl ha recuperato un totale di 42.711.527 euro in contributi e premi non versati, con un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato rappresenta non solo un importante vantaggio per la collettività e per il sistema previdenziale, ma anche un segno tangibile dell’efficacia delle azioni di controllo e della capacità dell’Inl di intercettare evasioni e irregolarità fiscali.
Innovazione tecnologica e sostenibilità nel settore edilizio
Il rafforzamento dell’attività ispettiva, con l’introduzione dell’intelligenza artificiale e di metodologie avanzate di analisi dei dati, non può che rappresentare un valore aggiunto anche per il settore edilizio, dove la sicurezza sul lavoro e la regolarità contributiva sono temi di grande rilevanza. Il miglioramento della capacità di “targeting” delle ispezioni rende possibile un controllo più preciso e mirato, riducendo i margini di errore e aumentando la certezza del diritto. Le imprese edili, infatti, sono spesso soggette a condizioni di lavoro complesse e rischiose, dove l’intervento tempestivo degli ispettori può prevenire incidenti gravi e tutelare la salute dei lavoratori.
In conclusione, l’attività del 2025 dell’Inl non solo dimostra un incremento quantitativo delle ispezioni, ma segnala anche un cambiamento qualitativo nella gestione delle stesse. Grazie all’uso dell’intelligenza artificiale e a una maggiore specializzazione, l’Inl si sta preparando ad affrontare con maggiore efficacia le sfide future, con un’attenzione sempre più marcata alla salute e sicurezza dei lavoratori e alla regolarità del sistema contributivo e previdenziale.