giovedì 18 Settembre 2025
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Edilizia italiana in crisi: crollano gli investimenti nel 2024, previsioni negative per il 2025

Il settore delle costruzioni registra una flessione significativa, con una contrazione del 5,3% nel 2024 e previsioni di ulteriore calo del 7% nel 2025.

Il comparto edilizio italiano sta attraversando una fase di profonda crisi. Secondo i dati più recenti, gli investimenti nel settore delle costruzioni hanno subito una contrazione del 5,3% nel 2024, con previsioni di un ulteriore calo del 7% nel 2025. Questa tendenza negativa è attribuibile principalmente alla fine degli incentivi fiscali, come il Superbonus, e alla riduzione degli investimenti privati.

Analisi del settore

La flessione degli investimenti ha colpito in particolare la riqualificazione abitativa, che ha registrato una diminuzione del 22% nel 2024. La fine del Superbonus e la riduzione delle agevolazioni fiscali hanno avuto un impatto significativo sulla domanda di ristrutturazioni e interventi di efficientamento energetico.

Le opere pubbliche, sostenute dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresentano l’unico segmento in crescita, con un aumento del 21% nel 2024. Tuttavia, questa crescita non è sufficiente a compensare la contrazione del settore privato.

Prospettive future

Le previsioni per il 2025 indicano un ulteriore calo degli investimenti nel settore delle costruzioni, con una contrazione stimata del 7%. La mancanza di nuovi incentivi e la riduzione della domanda privata continuano a pesare sul comparto edilizio.
Per invertire questa tendenza negativa, è necessario un intervento strutturale da parte delle istituzioni, con l’introduzione di nuove politiche di sostegno al settore e l’incentivazione di investimenti privati e pubblici.

Conclusioni

Il settore delle costruzioni italiano si trova in una fase critica, con una significativa contrazione degli investimenti e prospettive future negative. È fondamentale l’adozione di misure strutturali e politiche di sostegno per rilanciare il comparto edilizio e garantire una ripresa sostenibile.

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