martedì 15 Luglio 2025
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Infortuni in edilizia ancora in crescita a dicembre: +2,8%

Gli ultimi dati mensili INAIL – benché provvisori – riferiti al mese di dicembre, evidenziano un trend preoccupante per gli infortuni sul lavoro nel settore dell’edilizia, con un aumento del 2,8% rispetto al medesimo mese del 2023.
Tali dati sono statui raccolti con significative novità metodologiche: innanzitutto sono stati analizzati e considerati separatamente, gli infortuni per modalità di accadimento: in occasione di lavoro e in itinere; e sono stati esclusi i casi occorsi agli studenti, per i quali è stata creata un’apposita sezione (la tutela INAIL è stata estesa anche agli studenti delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado).
I dati mensili – precisa l’INAIL – sono provvisori e il loro confronto deve essere effettuato con cautela, in particolare per gli infortuni mortali, soggetti a variazioni occasionali e ai tempi di definizione delle pratiche. È quindi importante attendere il consolidamento dei dati per l’intero 2024, che saranno presentati nella Relazione annuale dell’INAIL con dettagli più approfonditi.
Questo, tuttavia, non esime da considerazioni analisi propedeutiche alle riflessioni finali: nel 2024 sono state presentate 414.853 denunce di infortunio in occasione di lavoro (escludendo gli studenti), con una riduzione dell’1,9% rispetto alle 422.880 del 2023. Rispetto al 2019, si registra un calo del 10,2%. L’incidenza degli infortuni per 100.000 occupati è scesa dalle 2.004 denunce del 2019 alle 1.724 del 2024 (-14,0%).
L’analisi per singoli settori produttivi evidenzia un incremento dei casi nel settore delle Costruzioni (+2,8%), ma anche del Trasporto e magazzinaggio (+2,5%) e del Commercio (+3,9%). Calano invece nella Manifattura (-4,7%) e nella Sanita (-11,7%).
A livello territoriale, solo le Isole registrano un aumento delle denunce (+0,1%), mentre si evidenziano cali nel Nord-Ovest (-3,0%) e Nord-Est (-2,2%).
Le denunce di infortunio mortale in occasione di lavoro nel 2024 sono state 797, con un leggero aumento rispetto alle 790 del 2023. L’incremento ha interessato principalmente il settore Industria e servizi, mentre Agricoltura e Conto Stato mostrano una diminuzione.
Denunce di infortuni in itinere
Gli infortuni in itinere denunciati nel 2024 sono stati 96.835, con un aumento del 5,0% rispetto ai 92.261 del 2023. L’incremento ha riguardato tutte le ripartizioni geografiche, con le Isole che registrano la crescita maggiore (+11,0%). Gli infortuni in itinere con esito mortale sono stati 280, in aumento rispetto ai 239 del 2023 (+17,2%).
«Questi dati – commenta il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – per quanto provvisori, confermano ancora una volta la necessità di includere le Costruzioni in piani strategici ed operativi, specifici e peculiari. Non bastano, come denunciamo da tempo, ed anzi incidono infruttuosamente sulla sicurezza e negativamente sulle attività produttive, i tanti adempimenti cartacei e procedurali, e le Ispezioni continue nei cantieri, attribuite peraltro a una pluralità di enti. Occorre puntare sulla prevenzione reale e concreta, e sulla formazione degli operai, in cui spesso manca la reale contezza del pericolo nello svolgimento di alcune incombenze. Un’attività, quest’ultima, che deve partire già nelle scuole e che deve essere aggiornata di continuo con sistemi efficaci e coinvolgenti. Federcepicostruzioni è da sempre impegnata su questo fronte, ed ha definito, nella piattaforma contrattuale attenta anche all’innovazione, con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per rendere i cantieri più sicuri e ridurre al minimo i rischi»

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