venerdì 4 Luglio 2025
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Mancati pagamenti, studio Cerved: permane una forte incertezza

L’economia italiana continua a vivere un periodo di incertezza e rallentamento, una situazione che si riflette negativamente sulle imprese del Paese. Secondo un recente studio condotto da Cerved, i mancati pagamenti da parte delle aziende italiane sono tornati a crescere, registrando un incremento dello 0,2% nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo fenomeno riguarda sia le piccole e medie imprese (PMI) sia le grandi aziende.

Settori produttivi: un’analisi diversificata

I dati mostrano andamenti differenti tra i settori produttivi:

  • Industria: aumento dello 0,8% dei mancati pagamenti tra il 2023 e il 2024.
  • Costruzioni: calo dell’1,4%, segnando una performance migliore rispetto ad altri comparti.
  • Servizi: stabilità, senza variazioni significative.

Nel dettaglio, alcuni sottosettori industriali mostrano variazioni rilevanti:

  • Siderurgia: +3,2%, il dato più critico.
  • Informazione e intrattenimento: +2,9%.
  • Energy e utilities: +1,6%. Di contro, si registrano miglioramenti nei seguenti ambiti:
  • Largo consumo: –3,0%.
  • Agricoltura: –2,3%.
  • Chimica e farmaceutica: –1,9%.

Variazioni regionali

A livello territoriale, i mancati pagamenti sono in calo in 13 regioni italiane, mentre aumentano in alcune aree:

  • Sicilia: +1,4%.
  • Valle d’Aosta: +0,7%.
  • Lombardia e Friuli-Venezia Giulia: +0,4%.
  • Umbria: +0,3%.
  • Lazio: +0,1%.

Tempi di pagamento e ritardi gravi

Nonostante l’aumento dei mancati pagamenti, si registra una riduzione dei tempi effettivi di pagamento:

  • Per le PMI: riduzione media di circa 2,5 giorni.
  • Per le grandi aziende: diminuzione di 1,5 giorni.

Tuttavia, i ritardi gravi, ossia quelli superiori ai 60 giorni rispetto ai termini concordati, rappresentano una criticità per molte imprese, soprattutto nel Sud Italia. Qui, quasi il 7% delle aziende si trova in questa condizione, contro una media nazionale del 4,7%. La distribuzione geografica mostra:

  • Centro Italia: ritardi gravi al 4,5%.
  • Nord-Ovest: 3,5%.
  • Nord-Est: 3,1%.

Conclusioni

Lo studio di Cerved evidenzia un panorama economico ancora fragile, caratterizzato da differenze significative sia a livello territoriale che settoriale. Mentre alcune regioni e comparti produttivi mostrano segnali di miglioramento, altre realtà continuano a soffrire. I dati relativi alla riduzione dei tempi di pagamento rappresentano un segnale positivo, ma il problema dei ritardi gravi, soprattutto al Sud, resta un nodo cruciale da affrontare per favorire una ripresa più equilibrata.

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