Presentata ufficialmente la riorganizzazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con diverse importanti novità.
Il percorso è iniziato il 18 dicembre scorso e si è concluso con la nomina dei dirigenti e delle dirigenti nelle specifiche divisioni in capo ai 4 Dipartimenti e alle 9 direzioni generali, in soli 63 giorni, senza che ciò impattasse sull’operatività del Mimit.
Ogni nuovo dipartimento risponde a una determinata mission:
– il primo per le politiche per le imprese, guidato da Amedeo Teti, si occupa di garantire gli strumenti necessari per realizzare gli investimenti;
– il secondo per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie, sotto la guida di Eva Spina, fornisce supporto con le tecnologie fondamentali per le transizioni digitale e green;
– il terzo del mercato e tutela, con a capo Amedeo Teti, si occupa degli strumenti di tutela e di dare regole certe nella competizione;
– il quarto per i servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza, guidato da Benedetto Mineo, fornisce una presenza sul territorio con l’obiettivo di avvicinare quotidianamente alle imprese le opportunità e gli strumenti del Mimit.
Il Ministero è ora maggiormente strutturato per rispondere alle esigenze delle imprese, per attuare – con i 4 dipartimenti oltre all’Ufficio Legislativo e la Segreteria Tecnica – quanto il Parlamento ha varato con la “legge sul made in Italy” che disegna un quadro coerente delle eccellenze produttive italiane, per creare il terreno per gli investimenti, la produzione, l’occupazione.
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Nuova struttura del Ministero (Dipartimenti, direzioni e divisioni)