lunedì 20 Ottobre 2025
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Demanio: investimenti per 5,5 miliardi. Al via la Carta d’Identità digitale degli immobili

L’Agenzia del Demanio presenta il primo rapporto annuale che illustra una visione innovativa di gestione degli edifici pubblici, annunciando anche il lancio della Piattaforma Integrata del Demanio e della Carta d’Identità digitale dell’Immobile.
Secondo il Piano Strategico Industriale 2022-2026, saranno avviati investimenti per 2,1 miliardi e stanziati 3,4 miliardi per riqualificare circa 5 milioni di metri quadrati. Un obiettivo ambizioso che sarà reso possibile anche grazie al nuovo modello di gestione basato sulla digitalizzazione dei processi manutentivi e di controllo del ciclo di vita dell’immobile rigenerato.
Tra le iniziative promosse, infatti, figurano proprio la creazione di una Piattaforma Integrata del Demanio e della Carta d’Identità digitale dell’Immobile, contenente i dati amministrativi, fisici e progettuali dell’edificio.
A garantire la qualità della progettazione sarà anche l’adozione dei criteri del Building Information Modeling (BIM) e dei parametri ambientali, in modo tale che gli immobili risultino autonomi dal punto di vista energetico ed efficienti nelle loro funzioni.
L’Agenzia del Demanio, inoltre, ha creato due nuove Direzioni Centrali, la Direzione per la Trasformazione Digitale e la Struttura per la Progettazione, volte anche a fornire supporto tecnico alle Amministrazioni centrali e agli Enti territoriali.
Con il laboratorio per l’innovazione “Officina per la Rigenerazione dell’Immobile Pubblico”, infine, vengono messi in rete università, enti di ricerca e centri di competenza per la redazione di linee guida e la creazione di prototipi in tema di sicurezza e resilienza dell’immobile.
“Siamo impegnati a riqualificare gli immobili pubblici – ha commentato il Direttore Alessandra dal Verme -, rigenerando le aree sulle quali incidono secondo i modelli più moderni e innovativi di progettazione, a offrire spazi più funzionali ed efficienti alla Pubblica Amministrazione e a restituire ai territori e ai cittadini immobili poco e male utilizzati, recuperando i beni dello Stato in disuso, tutelando il patrimonio storico-artistico”.

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