Per compensare l’aumento dei costi delle materie prime, sono in arrivo 179,6 milioni di euro in più per i progetti del PinQua, finanziati dal PNRR.
Lo stanziamento è stato disposto con un decreto della Ragioneria Generale dello Stato, che attua le disposizioni del Decreto PNRR 3 in materia di accesso al Fondo per l’avvio delle opere indifferibili.
Il decreto della Ragioneria Generale dello Stato riconosce 179,6 milioni di euro aggiuntivi agli interventi rientranti nel Programma Innovativo nazionale per la Qualità dell’abitare (PinQua).
Queste opere sono finanziate con 2,8 miliardi di euro del PNRR, ma l’aumento dei costi delle materie prime in edilizia ha reso necessari stanziamenti aggiuntivi.
In prima battuta, il Decreto “Aiuti” del maggio 2022 (DL 50/2022) ha istituito il Fondo per l’avvio delle opere indifferibili, con un contributo aggiuntivo pari al 20% per le opere del PinQua con procedure avviate dal 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto Aiuti) al 31 dicembre 2022.
Il Decreto PNRR 3 ha semplificato l’accesso al Fondo per le opere indifferibili e previsto una preassegnazione pari al 20% dell’importo già assegnato alle opere per cui le procedure di affidamento mediante accordi quadro sono state avviate dal 1° gennaio 2022 al 17 maggio 2022, cioè il periodo rimasto fuori dalle compensazioni previste nel 2022 con il Dpcm attuativo del Decreto Aiuti.
Il decreto della Ragioneria Generale dello Stato, adottato nei giorni scorsi, dà quindi attuazione al Decreto PNRR 3, riconoscendo complessivamente 179,6 milioni di euro alle opere del PinQua.
Il programma PinQua punta a riqualificare e incrementare il patrimonio residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
Il programma ha avuto inizio a novembre 2020 con un bando da 854 milioni di euro per la qualità dell’abitare.
Le risorse sono prima state ridotte a 380 milioni, poi incrementate con i 2,8 miliardi del PNRR.
A luglio 2021 sono stati scelti 271 progetti da finanziare. A ottobre 2021 sono state assegnate le risorse del PNRR a 159 dei 271 progetti totali. La scelta, più restrittiva, si è basata sui nuovi criteri introdotti dal PNRR: quota del 40% per le Regioni del Sud e realizzabilità entro il 2026.
Tornando alle misure per contrastare l’aumento dei costi delle materie prime, ricordiamo che il Decreto PNRR 3 ha introdotto anche altre semplificazioni, pensate per sostenere i professionisti e le imprese coinvolti nei lavori pubblici (non solo del PinQua) colpiti dall’aumento dei costi delle materie prime.
La prima è la possibilità, per il professionista o l’impresa, di emettere fattura anche se la Stazione Appaltante non ha rilasciato il certificato di pagamento, ma ha presentato domanda di accesso al Fondo opere indifferibili e consegnato un certificato al professionista o all’impresa.
La seconda è la possibilità di richiedere le risorse 2023 del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili anche per le nuove lavorazioni rientranti nei lavori in corso nel 2022.