giovedì 18 Settembre 2025
HomeIn primo pianoSuperbonus: 51,9 miliardi spesi dalla seconda metà del 2020 ad oggi

Superbonus: 51,9 miliardi spesi dalla seconda metà del 2020 ad oggi

Dalla seconda metà del 2020 ad oggi gli investimenti complessivi per il Superbonus 110% ammontano a 51,2 miliardi di euro, mentre tra agosto 2020 e dicembre 2021 la spesa si stima sia stata di poco superiore ai 20 miliardi di euro, dei quali 16,2 miliardi di euro per il solo Superecobonus come certifica Enea.

Questi alcuni dei numeri citati da Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, e in parte curati dal Centro Studi CNI, durante il suo intervento di ieri nella seconda parte dei lavori, protrattisi fino a sera, del 66° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia dal titolo “Confini – Linguaggi, progetti e idee per un futuro sostenibile”.

“Da gennaio a settembre 2022 – ha ricordato Zambrano – la spesa per Superecobonus 110% ha raggiunto 35 miliardi di euro; pertanto nei primi 9 mesi di questo anno, gli investimenti per la coibentazione e per l’efficientamento energetico degli edifici residenziali hanno già doppiato e superato l’intera spesa del 2021. La spesa per il momento si sta rivelando molto consistente e nel solo mese di settembre 2022, a causa anche e soprattutto delle scadenze legate agli interventi sugli edifici unifamiliari, si è raggiunta la cifra ‘record’ di 8,1 miliardi di euro. Tali livelli di spesa, concentrati in un arco temporale piuttosto contenuto, riescono a generare effetti moltiplicativi particolarmente consistenti. Il nostro Centro Studi ha stimato tali effetti diretti sul sistema economico utilizzando come base della stima il modello di calcolo derivante delle Tavole delle interdipendenze settoriali elaborate dall’Istat”.

Tema centrale di questo Congresso è il Pnrr e il ruolo che possono giocare gli ingegneri. Secondo Giuseppe Catalano del Ministero delle Infrastrutture il nostro Paese è perfettamente in linea con quanto programmato. “Quello che conta – ha detto – sono gli obiettivi e i target da raggiungere”. Mauro Orefice della Corte dei Conti ha ricordato che “ci troviamo di fronte al 1° anno del Pnrr laddove si sono concentrati i cosiddetti rapporti già in essere. Il settore ‘principe’ è quello delle infrastrutture e dei trasporti. Comunque al 31 12 2022 possiamo affermare che con il Pnrr non stiamo andando male. Quello che ci preoccupa molto è l’aumento delle materie prime”.

Ultimi articoli

Edilizia scolastica in Italia: sicurezza e sostenibilità ancora lontane dagli standard europei

Il report Ecosistema Scuola 2025 di Legambiente, presentato il 15 settembre, fotografa una realtà...

Borghi e aree interne: un progetto pilota per tre borghi del Cilento

Dopo l’appello dei Vescovi della Campania, che nel documento conclusivo del loro convegno annuale...

PNRR Sport e Inclusione: 12,4 milioni per nuovi impianti sportivi nei piccoli Comuni

Dal 15 settembre 2025 si apre un’importante opportunità per il comparto edilizio: il nuovo...

553 Decreti attuativi da emanare: 4,4 miliardi di spesa pubblica paralizzati

Oltre cinquecento decreti attuativi ancora non adottati e leggi (con relative risorse) sostanzialmente paralizzate....

Edilizia scolastica in Italia: sicurezza e sostenibilità ancora lontane dagli standard europei

Il report Ecosistema Scuola 2025 di Legambiente, presentato il 15 settembre, fotografa una realtà...

Borghi e aree interne: un progetto pilota per tre borghi del Cilento

Dopo l’appello dei Vescovi della Campania, che nel documento conclusivo del loro convegno annuale...

PNRR Sport e Inclusione: 12,4 milioni per nuovi impianti sportivi nei piccoli Comuni

Dal 15 settembre 2025 si apre un’importante opportunità per il comparto edilizio: il nuovo...