venerdì 19 Aprile 2024
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Superbonus 110% e Asseverazioni: carcere per chi froda o omette

Il Governo conferma la scarsa “simpatia” per il Superbonus 110%, pur evitando di assumersi la responsabilità di porre fine a questa detrazione: lo fa rendendo il percorso amministrativo e l’iter procedurale per accedere alla detrazione, un vero e proprio labirinto pieno di insidie per tutti.

Dopo avere bloccato il meccanismo di cessione del credito, una protesta in piazza ha obbligato l’Esecutivo , com’è noto, ad intervenire immediatamente con una nuova modifica che stemperasse gli effetti funesti del Decreto Legge n. 4/2022 (Sostegni-ter). Nell’immaginario collettivo ci si sarebbe aspettati una modifica urgente e puntuale, invece è arrivato un nuovo Decreto Legge che se da una parte amplia le possibilità di cessione, dall’altra interviene su uno dei punti chiave relativi alla fruizione del bonus 110%: il tecnico asseveratore.

Arriva in Gazzetta Ufficiale il Decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 13 che, tra le altre cose, prevede un inasprimento delle sanzioni amministrative e penali verso i tecnici che si occupano delle asseverazioni relative al rispetto dei requisiti minimi e della congruità delle spese sostenute.

All’articolo 119 del Decreto-legge n. 34 del 2020 (Decreto Rilancio), dopo il comma 13 -bis, è inserito il seguente:

13-bis .1. Il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni di cui al comma 13 e all’articolo 121, comma 1-ter , lettera b), espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso ovvero attesta falsamente la congruità delle spese, è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 50.000 euro a 100.000 euro. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata.

Una disposizione giusta per chi commette un falso per conseguire un ingiusto profitto, poco chiara quando parla di omissioni informative rilevanti. Una formulazione che, come spesso accade, potrebbe essere recepita diversamente a seconda di chi la legge, lasciando ampi (troppi) margini di discrezionalità a discapito della serenità di chi si occupa delle asseverazioni.

Viene modificata anche l’assicurazione professionale per i tecnici che si occupano delle asseverazioni. Dovrà essere una assicurazione dedicata per ogni intervento e con massimale adeguato. In questo caso i professionisti dovranno attendere che le compagnie assicurative aggiornino i loro prodotti.

Si sa già che, come accaduto per il Decreto antifrode (DL n. 157/2021), il nuovo Decreto Legge non sarà convertito in legge ma sarà rimesso integralmente all’interno della legge di conversione del Sostegni-ter. Il tempo per incidere nel percorso di conversione c’è tutto anche se nel frattempo è prbabile che tutto questo possa tradursi in un nuovo blocco delle operazioni.

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