venerdì 19 Settembre 2025
HomeTerritorio e AmbienteRigenerazione urbana, il ministro Giovannini: "Approvazione in Senato a gennaio"

Rigenerazione urbana, il ministro Giovannini: “Approvazione in Senato a gennaio”

“Negli ultimi quattro mesi abbiamo lavorato con la Commissione Ambiente del Senato per giungere a un testo normativo condiviso sulla rigenerazione urbana. Un testo bloccato per molto tempo di cui auspico l’approvazione a inizio gennaio al Senato e poi a seguire in tempi molto rapidi alla Camera”.
Così Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, ha illustrato le tempistiche dell’iter della legge, intervenendo a “Urbanpromo Progetti per il Paese”, l’evento sulla rigenerazione urbana organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit.
Il testo – ha spiegato Giovannini – “consolida pratiche già affermate in alcune città, come il concorso dei privati, crea un fondo per la rigenerazione urbana che possa prospettare interventi ordinari per progetti di qualità e che darebbe stimolo alle amministrazioni a riproporre l’approccio del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua)”.
Giovannini ha anche ricordato la necessità di una riforma dell’urbanistica perché “il settore evolve e bisogna tenerne conto trovando un giusto equilibrio”. A tal proposito, ricordiamo che pochi giorni fa il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha nominato 22 esperti che dovranno scrivere le nuove norme per l’edilizia e la pianificazione del territorio.
La nuova disciplina dovrà perseguire un obiettivo di uniformità e semplificazione delle regole in relazione all’evoluzione delle nozioni di edilizia, paesaggio, beni culturali e ambiente.
Nel corso del 2022 – ha detto il Ministro – “rafforzeremo il nostro impegno sul tema delle politiche urbane e conto di creare una commissione con esperti di diversi settori per ripensare le città alla luce della crisi climatica”.
In chiusura Giovannini ha ricordato: “Abbiamo depositato con anticipo di sei mesi rispetto ai tempi un testo di legge delega di riforma del codice dei contratti. Auspico che il Parlamento proceda con rapidità e che nei primi mesi del 2022 questa legge sia approvata in modo da procedere con rapidità ai decreti attuativi. I criteri sono innovativi dal punto di vista delle procedure, ma anche della sostenibilità, dell’economia circolare e della sicurezza dei lavoratori”.

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