giovedì 18 Settembre 2025
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Milano, il grattacielo “Torre dei Moro” distrutto da un incendio

Le fiamme sono state completamente domate dai vigili del fuoco: nessuna vittima. Resta lo sgomento per il terribile incendio che ieri pomeriggio ha velocemente avvolto la Torre dei Moro, edificio residenziale di 16 piani, in via Antonini a Milano, costruito nel 2011 e abitato da 60 famiglie.

I video girati durante il rogo mostrano le prime fiamme svilupparsi in un appartamento al 15° piano, fuoriuscire dal balcone ed estendersi in pochi minuti a tutto il fianco del palazzo.

“Cadevano i pezzi della facciata e c’era tanto fumo, oltre all’incendio. È stata una scena allucinante, le fiamme erano altissime. Ci siamo spaventati e siamo scappati” – racconta il cantante Morgan in una diretta Instagram.

Nelle prime ore dopo l’incendio, il professor Angelo Lucchini, docente di Architettura tecnica al Politecnico di Milano, ha detto al Corriere della Sera: “posso fare solo delle ipotesi sulla base di quel che vedo e di quel che leggo: visto che il fuoco pare si sia propagato solo all’esterno, se qualcosa non ha funzionato riguarda esclusivamente l’involucro e in particolare il suo rivestimento. Significa cioè che il sistema di sicurezza interno ha funzionato”. Secondo Lucchini l’esterno del palazzo si è incendiato “perché il rivestimento è stato realizzato con materiale combustibile, in grado di reagire rapidamente all’innesco”.

Il rivestimento delle facciate – ha aggiunto il professore – “è inappropriato e non si concilia con i requisiti di sicurezza rispetto al fuoco previsti dal ministero dell’Interno per gli edifici civili”. Un obbligo non esiste, ha sottolineato Lucchini: “Le linee guida preparate dai vigili del fuoco per il ministero, fatte peraltro molto bene, hanno valore di raccomandazione. È però auspicabile che, anche alla luce di questo caso milanese, si acceleri il passaggio a un livello obbligatorio”.

Tra il grattacielo di via Antonini e la Grenfell Tower di Londra, che si era incendiata velocemente “c’è una forte analogia – ha concluso Lucchini -. Nel caso milanese fortunatamente non vi sono stati problemi di evacuazione grazie al probabile rispetto delle regole costruttive sulla compartimentazione che hanno evitato alle fiamme di aggredire i piani interni. A Londra invece no ed è stata una tragedia”.

Ricordiamo che la Grenfell Tower di Londra è andata distrutta in un incendio nel 2017 causando la morte di 72 persone, tra le quali due architetti italiani. In quel caso la la tragedia fu causata dalla tipologia dei pannelli utilizzati per la ristrutturazione della facciata e dall’adeguatezza dell’impianto elettrico.

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