domenica 20 Aprile 2025
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Bonus facciate, non solo tinteggiature: meglio potenziare l’ecobonus

Non solo interventi di “finitura estetica” o ritinteggiatura delle facciate: meglio privilegiare lavori strutturati, che puntino all’efficientamento energetico. Meglio potenziare l’ecobonus per un miglioramento anche strutturale, prima aqncora che estetico, del patrimonio edilizio esistente.
È la proposta di FederCepi Costruzioni relativamente al cosiddetto “bonus facciate”, inserito nell’ultima manovra finanziaria per il disegno di bilancio 2020, per il quale si attende il dibattito parlamentare, e l’approvazione definitiva, per avere maggior contezza dello strumento. Da una prima analisi sulla formulazione iniziale, non mancano punti e motivi di perplessità, soprattutto in relazione a come questo bonus potrebbe/dovrebbe conciliarsi con le altre agevolazioni esistenti.
Il bonus facciate, stando alle intenzioni del Governo, dovrebbe sostenere un settore in crisi come l’edilizia: ma sarebbe un’ottima cosa conciliare questa (ormai urgente e imprescindibile) necessità, con l’altra, pure avvertita e urgente, legata alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente e al risparmio energetico. Una strategia a lungo termine insomma, molto più articolata che guardi alla sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Interventi di finitura estetica, di rifacimento dei balconi o dei cornicioni, di tinteggiatura o rivestimenti esterni contribuirebbero indubbiamente a rendere le nostre città esteticamente più gradevoli: ma meglio sarebbe puntare su lavori che concilino il rifacimento delle facciate con l’isolamento termico e quindi l’efficientamento energetico che, all’aspetto estetico, sposerebbero quindi il contenimento dei consumi e delle emissioni inquinanti, con tutto quanto ne consegue per l’ambiente e la bolletta energetica.
L’auspicio è quindi che le misure allo studio vengano modificate nell’ottica di un miglioramento dell’efficienza energetica, che creerebbe un più forte impulso alla riqualificazione (sia estetica, sia energetica) delle facciate e risulterebbe in linea con la Strategia Energetica Nazionale necessaria per il raggiungimento degli obiettivi previsti dall’Europa e inseriti nelle Direttive Europee.

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