venerdì 4 Ottobre 2024
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Codice Appalti, il Mit assicura: presto il regolamento unico attuativo e modifiche al Testo unico

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E’ in arrivo il regolamento unico attuativo del Codice Appalti e modifiche al Testo unico dell’edilizia. Lo ha annunciato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, intervenuta in audizione in Commissione Lavori Pubblici e Ambiente della Camera.
Il Ministro ha ricordato che il termine per la presentazione del regolamento unico, attuativo del Codice Appalti, scade il prossimo 18 dicembre.
Il regolamento è stato previsto dal Decreto Sblocca Cantieri, che ha fissato un termine di 180 giorni per la sua adozione. Il termine, ha ricordato il Ministro, non decorre dalla data di entrata in vigore del decreto legge, ma da quella della legge di conversione.

“Contiamo di essere abbastanza puntuali”, ha affermato De Micheli. Parole che dovrebbero rassicurare gli addetti ai lavori. Dopo la conclusione della consultazione sul regolamento, voluta dall’ex Ministro Toninelli, i costruttori edili hanno infatti esortato il Governo ad accelerare per completare la riforma degli appalti.
Sul fronte della normativa che regola i contratti pubblici, De Micheli ha anticipato che non saranno proposte modifiche al Codice perché “non si può modificarlo ad ogni cambio di governo”. Si interverrà invece solo con strumenti amministrativi. Il Ministro si riferisce probabilmente alle modifiche urgenti, come quelle decise con lo Sblocca Cantieri. Non dovrebbe essere in discussione il processo di riforma complessiva da attuare con la legge delega per la semplificazione, la razionalizzazione, il riordino, il coordinamento e l’integrazione della normativa in materia di contratti pubblici.

L’obiettivo del Ministro è garantire procedure sostenibili, trasparenti e con tempi certi grazie a regole di facile attuazione. In questo modo saranno rilanciati gli investimenti sia pubblici sia privati.

La volontà di non introdurre nuove modifiche al Codice Appalti è stata accolta con favore da Oice, che però ha puntualizzato “Qualcosa si dovrà fare, ad esempio, per la materia del subappalto dopo la sentenza della corte europea”. Il riferimento è alla pronuncia con cui, a fine settembre, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha affermato in modo categorico che i limiti al subappalto, presenti nel Codice Appalti italiano, sono contrari alla normativa comunitaria.
Il Ministro De Micheli ha riferito l’intenzione di riformare il Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001) per adeguarlo alle attuali esigenze del patrimonio immobiliare e ridurre il consumo del suolo con interventi di riqualificazione urbana. Ricordiamo che la riforma del Testo unico dell’edilizia è iniziata con il Decreto Sblocca Cantieri, che ha reso più snelle le autorizzazioni per gli interventi in zona sismica.

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