giovedì 12 Dicembre 2024
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Proteggi Italia, al via il Piano stralcio da 315 milioni di euro

Proteggi Italia, passi in avanti per gli interventi contro il dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza del territorio. Il Cipe ha approvato la prima fase della pianificazione stralcio 2019, proposta dal Ministero dell’Ambiente e contenente 263 interventi infrastrutturali urgenti, immediatamente eseguibili già nel 2019, che potranno essere realizzati grazie ad uno stanziamento di 315 milioni di euro.
Il piano, spiega la delibera del Cipe, coglie l’opportunità della clausola di flessibilità, accordata all’Italia dalla Commissione europea per gli interventi di natura emergenziale, nell’attesa che venga approvato il disegno di legge “Cantiere Ambiente” per il potenziamento e la velocizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia del territorio.
Dalla ripartizione delle risorse per Regioni, illustrata nella tabella allegata alla delibera, emerge che il maggior numero di interventi (35) sarà effettuato nel Lazio. Dal punto di vista delle risorse, è il Piemonte ad accaparrarsi la quota maggiore (quasi 35 milioni di euro). Manca all’appello la Provincia Autonoma di Trento, che non ha segnalato interventi di risanamento urgenti.
Per ogni intervento, il piano indica anche i mesi entro cui saranno pubblicati i bandi di gara per l’affidamento dei lavori.
Il piano Proteggi Italia è stato approvato con il dpcm 20 febbraio 2019: prevede una governace rafforzata, basata sul raccordo tra la cabina di regia Strategia Italia e il Ministero dell’Ambiente per promuovere una “finanza unificata”, una maggiore omogeneizzazione e integrazione delle banche dati, e l’erogazione dei finanziamenti secondo nuove modalità. Da una parte si garantirà una maggiore disponibilità di cassa, dall’altra si passerà dal sistema del rimborso a quello degli acconti garantiti.
Nel piano Proteggi Italia rientra il disegno di legge “Cantiere Ambiente”, che stanzia 12 milioni di euro per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e introduce un apparato organizzativo per la progettazione e l’affidamento dei lavori.
Accanto ai Presidenti delle Regioni, nella veste di commissari, opereranno i Nuclei operativi di supporto (NOS) composti da esperti e una Segreteria tecnica che monitorerà l’andamento delle attività nel periodo 2019 – 2021.

Le Amministrazioni individueranno inoltre un green manager che monitorerà l’attuazione del programma in collaborazione con i NOS, promuoverà iniziative per la mobilità sostenibile, l’efficientamento energetico e idrico, nonché campagne di informazione.

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