venerdì 11 Ottobre 2024
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Capannoni, detrazione del 40% dalle risorse Ires

Imu sui capannoni deducibile al 40%: la novità rientra nel pacchetto di modifiche alla Legge di Bilancio 2019 proposte dai Relatori.

Ad oggi l’Imposta Municipale dovuta sui beni strumentali può essere portata in deduzione dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo nella misura del 20%, somma che potrebbe essere raddoppiata a partire dal 2019.

La novità interesserebbe negozi, capannoni e laboratori strumentali, per i quali l’obbligo di pagamento dell’Imu è ritenuto un peso eccessivo trattandosi di luoghi necessari ai fini dello svolgimento dell’attività d’impresa.

Favorevole alla proposta FederCepi Costruzioni, che da anni chiede di rendere deducibile al 100% l’Imu sui capannoni.

A pochi giorni dalla scadenza del saldo dell’Imu dovuta per il 2018, assieme alla Tasi, si susseguono le notizie circa le novità previste a partire dal 2019. Insieme alle misure di semplificazione c’è tuttavia il rischio concreto di un aumento delle due imposte, ragion per cui potrebbero essere ritirati o sospesi alcuni degli emendamenti proposti dalla stessa Maggioranza.

L’emendamento presentato dai Relatori al testo della Legge di Bilancio 2019 porta al 40% la deducibilità Imu degli immobili strumentali, modificando quanto previsto dall’articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2011, n. 23.

Ad oggi e fino all’approvazione della Legge di Bilancio 2019 con le novità definitive, l’Imu pagata su negozi, capannoni e laboratori strumentaliall’attività d’impresa può essere portata in deduzione nella misura del 20% della somma dovuta.

Nonostante una deducibilità ancora parziale, la CNA esprime comunque soddisfazione e vede nella novità prevista dalla Legge di Bilancio 2019 un passo importante verso la deducibilità integrale dell’imposta sugli immobili strumentali.

L’aumento della percentuale di deducibilità non è l’unica novità in materia di Imu prevista dal 2019. L’ipotesi di unificazione di Imu e Tasi sembrerebbe tuttavia destinata ad uno stop: l’emendamento presentato dall’On. Gusmeroli della Lega rischiava di comportare un aumento del livello di pressione fiscale sugli immobili.

La novità relativa all’aumento della deduzione dell’Imu sui capannoni e sugli immobili strumentali si affianca ad un ulteriore intervento previsto dalla Legge di Bilancio 2019.

Si tratta dell’emendamento che istituisce la “Nuova Imu”, che punta a unire in un unico prelievo sia l’imposta municipale propria che la Tasi, il tributo sui servizi indivisibili.

L’emendamento tuttavia potrebbe essere bloccato: sotto l’unificazione di Imu e Tasi che semplificherebbe le procedure di prelievo da parte dei Comuni, nonché il versamento da parte di imprese e cittadini, si nasconde il rischio di un aumento del carico fiscale locale.

Un mix di misure per le quali sarà necessario attendere per capire cosa effettivamente entrerà nella Legge di Bilancio 2019. A fronte di un cantiere tutt’ora aperto, l’unica novità confermata sembra attualmente l’aumento al 40% della deduzione dell’Imu sui capannoni.

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