venerdì 19 Aprile 2024
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Efficienza energetica, entro marzo le nuove regole per gli edifici

La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge di Delegazione Europea 2018 che recepisce, tra le altre norme comunitarie, anche la Direttiva 2018/844/UE sull’efficienza energetica che aggiorna le direttive 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

I Paesi membri hanno l’obbligo di recepirla entro il 10 marzo 2020.
Il provvedimento approvato dalla Camera, contiene le linee guida che il Governo dovrà seguire per l’adozione dei decreti legislativi che regoleranno in dettaglio la materia. In particolare, si dovrà assicurare l’ottimizzazione del rapporto tra costi e benefìci, al fine di minimizzare gli oneri a carico della collettività.

La direttiva europea mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici attraverso una serie di strategie, come:
– la promozione di ristrutturazioni economicamente efficienti;
– l’introduzione di un ‘indicatore di intelligenza’ per gli edifici che, grazie all’interazione con la rete, potrà adattare il consumo energetico alle esigenze reali degli abitanti;
– la semplificazione delle ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell’aria;
– la promozione dell’elettromobilità mediante l’istituzione di un quadro per i posti auto destinati ai veicoli elettrici.

E’ prevista, inoltre, la riduzione delle emissioni di gas effetto serra del 40% entro il 2030 e un sistema energetico decarbonizzato ad alta efficienza entro il 2050.
Per promuovere un mercato delle costruzioni efficiente, prima dell’inizio dei lavori di costruzione si terrà conto della fattibilità tecnica, ambientale ed economica dei sistemi alternativi ad alta efficienza, se disponibili.
Per gli edifici oggetto di “ristrutturazioni importanti” invece, si favorirà l’utilizzo di “sistemi alternativi ad alta efficienza, nella misura in cui è tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibile” e si dovranno “prendere in considerazione le questioni del benessere termo-igrometrico degli ambienti interni, della sicurezza in caso di incendi e dei rischi connessi all’intensa attività sismica”.

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